lunedì 10 febbraio 2014

Pasta con Cynara Cardunculus Scolymus e gamberetti

Eccoci di nuovo con una ricetta e niente di buffo...mi starò mica intristendo?
Cerchiamo allora qualche curiosità sui nostri nemici carciofi, sì ho proprio detto nemici, quelli con le spine che pungono, quelli che dopo averli puliti ti lasciano le dita e le unghie nere, quelli che legano i denti se non si elimina completamente la "barba", quelli che da bambina mi proponevano bolliti da mangiare in pinzimonio (blea!)...insomma non mi son mai piaciuti...fino a quando li ho assaggiati da mia suocera crudi in insalata, e da allora è stato un colpo di fulmine!
Tornando alle curiosità sui carciofi, wikipedia mi svela il loro nome latino, che qualcosa di buffo in effetti ce l'ha: Cynara Cardunculus Scolymus. Non vi fa ridere? A me sì, quindi ve lo propongo nel titolo della ricetta :)
Vabè, le curiosità sui carciofi sembrano molte, a parte il nome: intanto sembrerebbero avere discrete proprietà curative dai nomi altrettanto buffi (epatoprotettive, andispeptiche, colagoghe, coleretiche...); sono a basso contenuto calorico quindi sono indicati nelle diete dimagranti (non questa ricetta però visto che li faccio friggere, ehem); i fiori contengono la chimosina che si usa come caglio nel latte; concludo con la migliore: Marilyn Monroe fu la prima "Regina del Carciofo" nel festival del carciofo a Castroville in California, il centro del mondo dei carciofi, e io avrei tanto voluto vederla...
Pablo Neruda ha persino scritto una "Oda a la Alcachofa": come si fa a non cucinarli?



Ingredienti per 4-6 persone
400g di gamberetti puliti
4-5 carciofi con le spine, quelli teneri da mangiare crudi
una decina di pomodorini pachino
uno spicchio di aglio
un bicchiere di vino bianco
prezzemolo fresco
un limone
olio extravergine di oliva

Preparazione
Pulite bene i carciofi privandoli delle foglie dure esterne, delle spine e della "barba" (mi raccomando toglietela tutta altrimenti ve ne pentirete al primo assaggio), tenendo quindi solo il cuore tenero. Tagliateli a metà e metteteli a bagno in acqua fredda in cui avrete spremuto il limone (non lasciateli all'aria altrimenti si ossidano e diventano scuri e brutti).
Se i gambi sono freschi e carnosi, pelateli tenendo solo la parte bianca interna e tagliatela a rondelle.
Scolate i carciofi, asciugateli bene e tagliateli a fettine molto sottili.


In una padella capiente mettete qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva e uno spicchio d'aglio tagliato a metà e privato del germoglio, e fate saltare i carciofi e i gambi affettati. Mescolate sovente in maniera da fare arrossire i carciofi in modo omogeneo, salate e sfumate con il vino bianco. Tagliate in quattro i pomodori pachino e aggiungeteli ai carciofi. Continuate la cottura mescolando ogni tanto.


Quando i pomodorini saranno appassiti, togliete lo spicchio di aglio e aggiungete i gamberi. Aggiustate di sale e mescolate bene.


Continuate la cottura per qualche minuto aggiungendo per ultimo il prezzemolo fresco tritato (attenzione, i gamberetti cuociono in fretta soprattutto se sono piccolini, quindi controllatene la cottura e spegnete il fuoco appena son cotti).


Scolate la pasta un minuto prima della cottura consigliata e finite la cottura nella padella del sugo (se il sugo vi è venuto particolarmente asciutto potete aggiungere un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta).
Servite con un bel bicchiere di vino bianco (noi abbiamo bevuto un buon prosecco).

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